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Mineral Moon | La Luna a colori

La luna è lì da miliardi di anni, a circa 384.000 km di distanza dalla Terra. Accompagna il nostro pianeta nel suo cammino perpetuo attorno al Sole. Condiziona l'atmosfera, agisce sulle maree e sulla stabilità dell'asse di rotazione terrestre. In principio fu in grado di allungare la velocità di rotazione della Terra, portandola a compiere un giro completo attorno al proprio asse in 24 ore anziché 5. Anche i romani correlarono il tempo e il suo trascorrere alle fasi lunari (Mese, dal latino mensis significa appunto luna).

L'occhio umano è abituato a considerare la luna come un disco bianco e luminoso, punteggiata da macchie più scure. Tuttavia, utilizzando gli strumenti giusti, la realtà appare completamente diversa. Attraverso una tecnica di sviluppo legata all'imaging planetario chiamata "Mineral Moon" è possibile estrapolare i colori dei minerali presenti sulla luna: le zone blu sono quelle ricche di metalli (ferro e titanio) e si identificano nei mari lunari. Le aree arancioni sono le aree povere di metalli. Le distese azzurre rappresentano invece polveri lanciate da impatti meteoritici avvenuti nel corso degli ultimi due miliardi di anni.

Grazie a Fabrizio Marra, il founder di 🔭 Astronomitaly (www.astronomitaly.com), che in occasione di una serata dedicata all'osservazione del cielo mi ha permesso di agganciare il corpo macchina della fotocamera al telescopio e catturare quest'immagine.

Link di approfondimento sulla tecnica di elaborazione sulla Mineral Moon (con Photoshop): www.lucafornaciarifotografia.com

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